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Aprire un Agriturismo: una pazzia?

A meno di un anno dall'apertura a volte penso ancora che sia proprio stata proprio una pazzia aprire un agriturismo in Toscana, dopo una vita da imprenditori e dirigenti... Eppure è stata la più bella iniziativa finora intrapresa, anche se la più impegnativa e complessa.

In Italia l'imprenditore, anziché essere aiutato dallo stato, deve "lottare" contro l'amministrazione pubblica (vari uffici comunali, ASL, Commissione Paesaggistica, Vigili del Fuoco, ...) e pagare costi pubblici salati per riuscire a realizzare una attività che riqualifica i terreni coltivati, recupera il valore e le peculiarità di un edificio del '300 decadente e lasciato al suo destino e rilancia (nel suo piccolo) il valore del turismo in Italia e il fatturato del territorio.

Abbiamo temuto di non riuscire e, in alcuni momenti, volevamo abbandonare la lotta; però, con un po' di caparbietà, ce l'abbiamo fatta, anche se non tutto è ancora terminato.

In questo blog, con post che metterò in futuro, vorrei offrire l'esperienza fatta a chi dovesse pensare di aprire un agriturismo in Italia ed in particolar modo in Toscana, dato che molti regolamenti hanno valore locale seppur ispirandosi a direttive nazionali o europee.

Parleremo di:

  • attività e pratiche necessarie per aprire un agriturismo

  • coltivazione dell'olivo e produzione di olio

  • manutenzione del terreno

  • ristrutturazione di edifici rustici (casali)

Se avete domande potete comunque già cominciare a farmele, se sarò certo delle risposte sarò felice di potervi aiutare!

A presto

Andrea

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